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E-policy d’istituto
CAPITOLO 1.
1.1 – Scopo dell’ePolicy
Le TIC (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione) rappresentano strumenti fondamentali nelprocesso educativo e per l’apprendimento degli studenti e delle studentesse.
Le “competenze digitali” sono fra le abilità chiave all’interno del Quadro di riferimento Europeo delle Competenze per l’apprendimento permanente e di esse bisogna dotarsi proprio a partire dalla scuola (Raccomandazione del Consiglio Europeo del 2006 aggiornata al 22 maggio 2018, relativaallecompetenze chiave per l’apprendimento permanente).
L’E-policy ha l’obiettivo di esprimere la nostra visione educativa e proposta formativa, in riferimento alle tecnologie digitali. Nello specifico:
- l’approccio educativo alle tematiche connesse alle “competenze digitali”, alla privacy, alla sicurezza online e all’uso delle tecnologie digitali nella didattica e nel percorso educativo;
- le norme comportamentali e le procedure di utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) in ambiente scolastico;
- le misure per la prevenzione e la sensibilizzazione di comportamenti on-line a rischio;
- le misure per la rilevazione, segnalazione e gestione delle situazioni rischiose legate ad un uso non corretto delle tecnologie digitali;
- le misure per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo costituiscono parte integrante della sua missione.
1.2 – RUOLI E RESPONSABILITA’
Il Dirigente Scolastico, compatibilmente con le risorse disponibili,
- individua il referente d’Istituto per il contrasto al bullismo e cyberbullismo e crea all’interno della scuola un “team antibullismo”, composto da almeno un docente per ogni ordine di scuola, personale Ata, un rappresentante genitori che affianchino il referente d’Istituto del bullismo e cyberbullismo.
- coinvolge, nella prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo, tutte le componenti della comunità scolastica;
- prevede all’interno del PTOF corsi di aggiornamento e formazione in materia di prevenzione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo rivolti al personale docente e Ata;
- promuove e favorisce la discussione all’interno della scuola, attraverso i vari organi collegiali, creando i presupposti di regole condivise di comportamento per il contrasto e la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo;
- promuove un ruolo attivo degli studenti in attività di peer tutoring per la prevenzione ed il contrasto del bullismo e cyberbullismo, previa adeguata formazione in ambito scolastico;
- informa genitori e studenti sulle sanzioni previste e sulle responsabilità di natura civileepenale;
- istituisce un servizio di consulenza psicologica interno alla scuola;
- attua collaborazioni con altre scuole, condividendo risorse, buone prassi ed idee.
I referenti per il contrasto al bullismo ed al cyberbullismo-team bullismo
- promuovono la conoscenza e la consapevolezza del bullismo e del cyberbullismo attraverso progetti che coinvolgano alunnie personale docente e non docente;
- coordinano le attività di prevenzione e informazione circa le responsabilità di naturacivileepenale, rivolgendosi anche a partner esterni alla scuola, quali servizi sociali e sanitari e forze di polizia;
- predispongono i questionari per il monitoraggio del fenomeno ed i moduli di segnalazione da rendere disponibili nei vari ambienti della scuola e sul sito web dell’Istituto;
- agiscono nella fase di valutazione, gestione e monitoraggio dei casi conclamati attraverso protocolli di intervento per i quali sono stati appositamente formati.
- Favoriscono ed intraprendono azioni per il benessere a scuola e per la costruzionedi un clima positivo, secondo l’approccio globale al curricolo.
Il coordinatore e il consiglio di classe (scuola secondaria di 1° grado)
- pianificano attività didattiche e/o integrative finalizzate al coinvolgimento attivo e collaborativo degli studenti e all’approfondimento di tematiche che favoriscano la riflessione e la presa di coscienza della necessità dei valori di convivenza civile;
- facilitano un clima collaborativo all’interno della classe e nelle relazioni con le famiglie e propongono progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva;
- monitorano atteggiamenti considerati sospetti o preoccupanti degli alunni, dandone immediata comunicazione ai referenti per il contrasto al bullismo;
- si impegnano a rimanere aggiornati sulle tematiche del bullismo e del cyberbullismo, anche attraverso corsi di aggiornamento proposti dalla scuola.
Il team dei docenti (scuola primaria e scuola dell’infanzia)
- Pianificano attività educative incentrate sui valori di riferimento dell’Istituto: ospitalità, responsabilità, comunità;
- facilitano un clima di collaborazione nelle classi e tra le classi/sezioni dei plessi, incentrato sulla fiducia reciproca e sulla solidarietà;
- collaborano con le famiglie e propongono attività di ed. alla legalità e di cittadinanza attiva;
- monitorano atteggiamenti sospetti o preoccupanti quali: atti di prevaricazione, di bullismo vero e proprio, di ostilità nei confronti dei pari; se reiterati o ritenuti importanti, ne danno comunicazione ai referenti per il contrasto al bullismo, con cui concordano e azioni da intraprendere;
- si impegnano a rimanere aggiornati sulle tematiche del bullismo e del cyberbullismo, anche attraverso corsi di aggiornamento proposti dalla scuola.
Gli alunni
- si impegnano a non utilizzare propri dispositivi esterni personali senza aver acquisito il permesso da parte dell’insegnante;
- a chiudere correttamente la propria sessione di lavoro;
- ad archiviare i propri documenti in maniera ordinata e facilmente rintracciabile nel proprio drive in una cartella personale (con il proprio nome e classe) creato all’interno della cartella documenti dell’account loro destinato;
- si impegnano a conoscere e rispettare i Regolamenti d’Istituto di cui il presente protocollo è parte integrante;
- sono consapevoli che costituisce reato divulgare, senza il consenso dell’interessato, immagini, video e audio;
- segnalano ai docenti gli atti di bullismo e cyberbullismo di cui sono a conoscenza.
I genitori hanno i seguenti compiti:
- sostenere la linea di condotta della scuola adottata nei confronti dell’utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni nella didattica;
- seguire gli alunni nello studio a casa adottando i suggerimenti e le condizioni d’uso delle TIC indicate dai docenti, in particolare controllare l’utilizzo del pc e di internet;
- concordare con i docenti linee di intervento coerenti e di carattere educativo inrelazioneaiproblemi rilevati per un uso non responsabile o pericoloso delle tecnologie digitali odi internet (scuola primaria e secondaria di 1° grado);
- fissare delle regole per l’utilizzo del computer e tenere sotto controllo l’uso che i figli fanno di internet e del telefonino in generale.
1.3 – CONDIVISIONE E COMUNICAZIONE DELLA POLICY ALL’INTERA COMUNITÀ SCOLASTICA.
Il presente documento sarà oggetto di condivisione e revisione da parte dell’intera comunità scolastica con il coinvolgimento di studenti, docenti e famiglie, con l’approvazione degli organi collegiali, Collegio Docenti e Consiglio d’Istituto.
Di esso viene data ampia diffusione a tutta la comunità scolastica, attraverso:
– la pubblicazione sul sito istituzionale della scuola;
– Il Patto di Corresponsabilità che viene sottoscritto dalle famiglie all’inizio dell’anno scolastico. Per evitare che l’adozione di questa policy rappresenti un mero atto formale, l’Istituto si impegna a prendere spunto da essa come base di partenza per una serie di azioni e iniziative:
- per il corpo docente un confronto collegiale, su base annuale, circa la necessità di apportare modifiche e miglioramenti alla policy vigente ed elaborazione di protocolli condivisi diintervento;
- per gli alunni, la discussione in classe della policy nei primi giorni di scuola, con particolare riguardo alle nuove classi prime della scuola secondaria di 1° grado;
- per i genitori, l’organizzazione di incontri di sensibilizzazione sul tema della sicurezza informatica e di informazione circa i comportamenti da monitorare o da evitare.
1.4- GESTIONE DELLE INFRAZIONI DELLA POLICY
La scuola gestirà le infrazioni all’E-policy attraverso azioni educative e/o sanzioni, qualora fossero necessarie, valutando i diversi gradi di gravità di eventuali violazioni.
1.5 – MONITORAGGIO DELL’IMPLEMENTAZIONE DELLA POLICY E SUO AGGIORNAMENTO
Il monitoraggio dell’implementazione della Policy verrà curata dal DS in collaborazione con la Funzione Strumentale, l’Animatore Digitale, il Team dell’Innovazione ed il Referente al bullismo, che promuoveranno inoltre gli eventuali aggiornamenti che si rendano opportuni, secondo una logica di condivisione con tutto il corpo docente e le famiglie.
1.6 – INTEGRAZIONE DELLA POLICY CON DOCUMENTI ESISTENTI
Il presente documento si integra pienamente con obiettivi e contenuti dei seguenti documenti: PTOF, Regolamento d’Istituto, Patto Educativo di corresponsabilità, Regolamento di accesso e utilizzo dell’aulainformatica.
https://www.ictinamerlin.edu.it/la-scuola/le-carte-della-scuola/
CAPITOLO 2. FORMAZIONE E CURRICOLO
2.1- CURRICOLO SULLE COMPETENZE DIGITALI PER GLI STUDENTI
La raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea individua il quadro di riferimento europeo in materia di competenze chiave per l’apprendimento permanente. Tra queste è citata la competenza digitale, ovvero il “saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione”.
Al fine di promuovere l’acquisizione e l’incremento delle competenze digitali, verranno svolte attività dirette a perseguire i seguenti obiettivi, che verranno declinati e specificati nel curricolo di Istituto sulle competenze digitali per gli alunni, secondo il modello DigComp 2.2:
- distinguere il reale dal virtuale e riconoscerne le correlazioni e le conseguenze delle correlazioni;
- usare le informazioni in modo critico, accertandone la provenienza e l’affidabilità;
- riflettere sulle problematiche legate alla validità e all’affidabilità delle informazioni disponibili;
- acquisire consapevolezza sulle opportunità e sui potenziali rischi di Internet e della comunicazionetramite i supporti elettronici;
- riflettere sui principi giuridici ed etici di base che si pongono nell’uso interattivo delle TSI (netiquette, privacy…).
In virtù della valenza trasversale delle competenze digitali, la loro acquisizione è promossa attraverso percorsi didattici disciplinari e/o interdisciplinari inerenti diverse aree, In particolare nell’ambito dell’Educazione Civica, coerentemente con gli obiettivi individuati nel Curricolo di Istituto e nelle programmazioni individuali.
2.2 – FORMAZIONE DEI DOCENTI SULL’UTILIZZO E L’INTEGRAZIONE DELLE TIC NELLA DIDATTICA
È fondamentale che i docenti tutti siano formati ed aggiornati sull’uso corretto, efficace ed efficiente delle TIC nella didattica, al fine di usarle in modo integrativo ed inclusivo.
Il Collegio docenti riconosce e favorisce la partecipazione del personale ad iniziative promosse sia direttamente dalla scuola, sia quelle liberamente scelte dai docenti (anche online) purché restino coerenti con il piano di formazione, come meglio indicato nel PTOF.
AZIONI: effettuare ogni anno un’analisi del fabbisogno formativo del corpo docente sull’utilizzo e l’integrazione delle TIC nella didattica per proporre corsi di formazione mirati sulle esigenze della didattica.
2.3 – FORMAZIONE DEI DOCENTI SULL’UTILIZZO CONSAPEVOLE E SICURO DI INTERNETEDELLETECNOLOGIE DIGITALI.
La scuola si impegna a promuovere percorsi formativi per gli insegnanti sul tema dell’uso consapevole delle tecnologie digitali e della prevenzione dei rischi online. Ciò avverrà tramite specifici momenti di aggiornamento che, con cadenza, verranno organizzati dall’Istituto scolastico con la collaborazione del personale specializzato interno (animatore digitale, referente bullismo e cyberbullismo) e senecessario del personale esterno (professionisti qualificati), con il supporto della rete scolastica del territorio (USR,Osservatori regionali sul bullismo, scuole Polo, etc…), delle amministrazioni comunali, dei servizi socio-educativi e delle associazioni presenti.
Sul sito istituzionale della scuola è già stato inserito il link di collegamento al sito Generazioni Connessee predisposto materiale informativo specifico.
AZIONI : effettuare un’analisi del fabbisogno formativo del corpo docente sull’utilizzo consapevole e sicuro di Internet e delle tecnologie digitali ed organizzare per il corpo docente incontri formativi sul tema.
2.4 – SENSIBILIZZAZIONE DELLE FAMIGLIE ED INTEGRAZIONE AL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
L’Istituto garantisce la massima informazione alle famiglie di tutte le attività e iniziative intrapresesultema delle tecnologie digitali, previste dall’ePolicy e dal suo piano di azioni, anche attraverso l’aggiornamento, oltre che del regolamento scolastico, anche del “Patto di corresponsabilità”e attraverso una sezione dedicata sul sito web dell’Istituto.
Azioni: organizzare incontri con esperti per i genitori sull’educazione alla cittadinanza digitale.
CAPITOLO 3. GESTIONE DELL’INFRASTRUTTURA E DELLA STRUMENTAZIONE ICT DELLASCUOLA.
L’infrastruttura e la strumentazione ICT dell’Istituto sono un patrimonio di tutti, esse vanno utilizzate nel rispetto delle norme contenute nel “Regolamento di accesso e utilizzo delle postazioni .
L’accesso ad infrastrutture e strumentazione ICT utilizzabili per la didattica è riservato agli insegnanti eagli alunni ed è limitato al perseguimento di scopi formativi. I docenti devono formare i propri alunni al rispetto del suddetto Regolamento, per gli aspetti di loro pertinenza. L’Istituto è dotato di una rete wireless nei vari plessi.
3.1 – PROTEZIONE DATI PERSONALI
Il personale scolastico è “incaricato del trattamento” dei dati personali (degli alunni, dei genitori, ecc.), nei limiti delle operazioni di trattamento e delle categorie di dati necessarie ai fini dello svolgimento della propria funzione e nello specifico della docenza (istruzione e formazione). Tutto il personale incaricato riceve poi istruzioni particolareggiate applicabili al trattamento di dati personali susupporto cartaceo e su supporto informatico, ai fini della protezione e sicurezza degli stessi.
Viene inoltre fornita ai genitori informativa e richiesta di autorizzazione all’utilizzo dei dati personali degli alunni eccedenti i trattamenti istituzionali obbligatori.
Ogni anno è richiesto alle famiglie di firmare un’autorizzazione scritta per consentire l’uso didattico di immagini e video delle/dei minori per la documentazione delle attività didattiche
3.2 – ACCESSO A INTERNET E NAVIGAZIONE
L’accesso a internet è consentito a scopi didattici al personale docente attraverso l’assegnazione di una password personale. Agli alunni è permessa la navigazione in internet dai pc del laboratorio o delle aule collegate alle LIM sotto il diretto controllo dei docenti che non devono mai comunicare la password di accesso.
E-mail.
L’account di posta elettronica istituzionale è quello fornito dall’Istituto scolastico. Questi account sono utilizzati ordinariamente dagli uffici amministrativi, sia per la posta in ingresso che in uscita. Ogni dipendente è dotato di account di posta elettronica proprio.
Le circolari, le informazioni principali, le convocazioni saranno diramate tramite posta elettronica. Tutti i docenti e gli alunni dell’istituto possiedono una e-mail della scuola del tipo: nomecognome@ictinamerlin.edu.it
Sito web della scuola.
La scuola attualmente ha un sito web. Tutti i contenuti del settore didattico sono pubblicati direttamente e sotto supervisione del Responsabile del sito che ne cura la pubblicazione e ne valuta con il Dirigente Scolastico la sicurezza e l’adeguatezza sotto i diversi profili dell’accessibilità, della pertinenza dei contenuti, del rispetto della privacy, ecc.
Social network
La scuola ha creato una pagina col proprio profilo su facebook, instagram e youtube Registro elettronico.
All’inizio dell’anno scolastico ogni famiglia riceve le credenziali per l’accesso riservato al registro elettronico, NUVOLA, in cui il corpo docente è tenuto a registrare assenze, valutazioni, note e osservazioni, colloqui.
Tramite le stesse credenziali i genitori possono leggere le schede di valutazione di fine quadrimestre dei propri figli: coloro che non possono accedere a Internet e di conseguenza non possono consultare il registro elettronico possono rivolgersi alla segreteria didattica per stampare i documenti di valutazione di fine quadrimestre.
3.3 – STRUMENTAZIONE PERSONALE
Da regolamento di Istituto non è previsto l’uso di dispositivi personali da parte degli alunni. I telefoni cellulari, i tablet e le relative fotocamere e registratori vocali non verranno utilizzati durante le lezioni scolastiche se non all’interno di attività didattiche espressamente programmate e con il permesso dei docenti.
Alunni con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento, BES, previa consultazione con il consiglio di Classe/ team docenti, concorderanno le modalità di impiego di strumenti compensativi quali tablet e computer portatili e le modalità di custodia.
In caso di violazione delle suddette disposizioni, sarà previsto il ritiro temporaneo dei dispositivi daparte del docente che rileva la violazione. Gli strumenti non permessi saranno consegnati al DS o ai suoi collaboratori e depositati nella cassaforte della segreteria e successivamente consegnati algenitore/tutore convocato.
Nel caso in cui gli alunni debbano comunicare con la famiglia durante l’orario scolastico, possono usare gratuitamente la linea fissa della scuola rivolgendosi a un operatore autorizzato dai docenti; allo stesso modo le famiglie devono chiamare il centralino della scuola se hanno assoluta necessità di parlare con i propri figli. Si raccomanda di ridurre tali comunicazioni a casi di inderogabile necessità e urgenza.
Il personale preferirà, quando ciò è possibile, l’impiego della strumentazione fornita dalla scuola rispetto a quella personale (portatili, pc fissi, tablet…).
Nell’invitare tutta la comunità scolastica (studenti, docenti, personale ATA e famiglie) ad evitare, per quanto non necessario, la pubblicazione in rete di immagini e/o video ripresi all’interno dell’Istituto (fatta salva la pubblicazione a scopi didattici, previa informativa al Dirigente Scolastico), è bene ricordare che, secondo la normativa vigente, non si possono diffondere immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese e che la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la dignità delle persone può far incorrere in gravi violazioni, incorrendo in sanzioni disciplinari, pecuniarieed eventuali reati.
CAPITOLO 4. RISCHI ONLINE: PREVENZIONE, SEGNALAZIONE E GESTIONE DEI CASI
Il rischio online si configura come la possibilità per il minore di:
- commettere azioni online che possano danneggiare se stessi o altri;
- essere una vittima di queste azioni;
- osservare altri commettere queste azioni.
Ricordiamo alcuni rischi che fanno parte del mondo digitale e che possano non essere percepiti come tali ed è dunque compito degli adulti, famiglie ed insegnanti, affrontarli con l’obiettivo di prevenirli.
Tra i principali rischi, sia di carattere comportamentale che di matrice tecnica, ricordiamo: Possibile esposizione a contenuti violenti o uso di videogiochi diseducativi. Esposizione a siti violenti, razzisti, che invitano al suicidio o a comportamenti alimentari scorretti (pro-anoressia e pro-bulimia).
Inserimento sui pc connessi dell’Istituto di programmi contenenti virus, scaricare software non autorizzati da internet, scaricare e installare software senza licenza; usare software non conforme alle leggi sul copyright.
Possibili contatti con adulti che vogliono conoscere e avvicinare ragazzi/e (adescamento/ grooming).
- Gioco d’azzardo online.
- Violazione della privacy o furto d’identità in rete.
- Uso offensivo e lesivo della dignità propria o altrui nella comunicazione in rete (hate speech). Utilizzo di tecnologie informatiche e dispositivi mobili senza autorizzazione dei Docenti. Rischio di molestie o maltrattamenti da coetanei (bullismo e cyberbullismo).
- Scambio di materiale a sfondo sessuale (sexting e pedopornografia).
- Uso eccessivo di Internet/cellulare (dipendenza).
- 1- PREVENZIONE
Gli strumenti da adottare per poter ridurre l’incidenza di situazioni di rischio si configurano come interventi di sensibilizzazione e prevenzione.
Nel caso della sensibilizzazione si tratta di azioni che hanno come obiettivo quello di innescare e promuovere un cambiamento; l’intervento dovrebbe fornire non solo le informazioni necessarie (utili aconoscere il fenomeno), ma anche illustrare le possibili soluzioni o i comportamenti da adottare.
Nel caso della prevenzione si tratta di un insieme di attività, azioni ed interventi attuati con il fine prioritario di promuovere le competenze digitali ed evitare l’insorgenza di rischi legati all’utilizzo del digitale e quindi ridurre i rischi per la sicurezza di bambine/i e ragazze/i.
Il nostro Istituto è impegnato in iniziative volte a promuovere la cultura dell’inclusione, del rispetto dell’altro/a e delle differenze, nonché l’utilizzo consapevole, positivo e responsabile delleTecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC). a tal fine adotta una serie di buone pratiche e azioni di sistema quali
- Per prevenire le prepotenze ed educare alla relazione interpersonale e alla vita di gruppo la nostra scuola si impegna da anni nelle seguenti iniziative e “buone pratiche”, a livello di Istituto e di classe.
- Predisposizione e aggiornamento di una sezione dedicata sulla home page del sito dell’Istituto diffondere sul sito stesso le iniziative intraprese dall’Istituto https://www.ictinamerlin.edu.it/la-scuola/a-scuola-di-benessere/
- Sportello di ascolto psicologico per studenti e docenti.
- Progetto accoglienza nella prima settimana di scuola per promuovere la socializzazione e condividere le regole della comunità scolastica.
- Progetti di educazione all’affettività – emozioni.
- Celebrazione delle giornate, internazionale della sicurezza in rete (safer internet day) e nazionale contro il bullismo ed il cyberbullismo (mese di febbraio).
- Peer tutoring : apprendimento cooperativo e studio assistito a scuola in orario curricolare ed extracurricolare.
- WEB radio MerlinOnAir.
- Educazione alla legalità e alla sicurezza:
- Laboratori d’informazione-riflessione nelle classi tenuti dal referente insieme ad altri colleghi, programmati nel consiglio di classe/team.
- Individuazione nelle programmazioni delle singole discipline, di attività-contenuti -UDA curricolarie atte a sviluppare le competenze e gli obiettivi in tema di Cittadinanza e Costituzione.
- Adesione ai laboratori di formazione e prevenzione organizzati da vari Enti: Miur, RegioneVeneto, Comune, ASL, Consulta Giovanile, Belluno Donna.
- Consiglio dei ragazzi e dei Bambini quale promotore della diffusione di informazioni sul tema, e coinvolgimento nella diffusione di strategie d’intervento ed il rispetto delle regole scolastiche.
- Applicazione di tecniche di mediazione nella ricomposizione dei conflitti
- Formazione docenti.
- Programmazione di corsi di formazione per i docenti tenuti da esperti, Associazioni, Enti.
- Formazione di mediatori nell’ambito della GIUSTIZIA RIPARATIVA.
- programmazione di incontri di sensibilizzazione ed informazione con esperti/professionisti del territorio.
10 . Formazione genitori
- programmazione di incontri di sensibilizzazione ed informazione con esperti/professionisti del territorio.
L’Istituto inoltre si impegna a:
- individuare docenti referenti, adeguatamente formati come previsto dalle Linee di Orientamento per la prevenzione e il contrasto del Bullismo e Cyberbullismo (MIUR 18/02/2021) , che coordinino le azioni di prevenzione e di contrasto dei fenomeni, anche collaborando con la Polizia postale, le Forze di polizia e le associazioni presenti sul territorio;
- costituire un team bullismo, formato da docenti, personale Ata e rappresentanza genitoriale, preposto all’accoglienza della segnalazione e all’indicazione delle procedure da seguire e dei soggetti competenti nella gestione del caso e darne informazione in tutte nelle classi.
- diffondere questo documento fra tutto il personale ed anche fra gli alunni e le famiglie, per indirizzare tutti nel compito di rilevare e segnalare eventuali atti di bullismo nelle forme più adeguate.
- Rilevare nell’Istituto, all’inizio dell’anno scolastico il clima emotivo, rilevare eventuali situazioni di disagio e conflitto attraverso questionari sul benessere percepito nella scuola.
4.2- SEGNALAZIONE
Come segnalare: quali strumenti e a chi rivolgersi
Chiunque (vittima, testimoni, docenti, genitori, personale ATA) all’interno della scuola rilevi o venga a conoscenza di un atto di bullismo o cyberbullismo lo segnala immediatamente al dirigente scolastico e ai referenti della scuola per il contrasto al bullismo.
Le situazioni problematiche in relazione all’uso delle tecnologie digitali dovrebbero esseresempregestite anche a livello di gruppo.
Nel dettaglio:
Il GENITORE
– prende tempestivamente un appuntamento con il Dirigente e/o un referente d’Istituto o attraverso la mail dedicata: teambullismo@ictinamerlin.edu.it
– compilando la “scheda di segnalazione” sempre a disposizione e reperibile nel sito webdell’Istituto (è obbligatorio indicare il proprio nome e cognome e dati personali al fine di essere contattati privatamente).
l’ALUNNO
– può rivolgersi direttamente ad un referente per il bullismo/cyberbullismo;
– segnalare il caso attraverso una segnalazione scritta da depositare nella scatola/box appositamente predisposta da inserire in uno spazio accessibile e ben visibile in ogni plesso;
– segnalare attraverso la mail dedicata: teambullismo@ictinamerlin.edu.it
– rivolgersi allo sportello di ascolto psicologico della scuola;
– rivolgersi alla Helpline del progetto Generazioni Connesse, al numero gratuito 1.96.96. il DOCENTE o il COLLABORATORE SCOLASTICO
– si rivolge direttamente al Dirigente e/o il referente referente per il bullismo o un componente del Team per il Bullismo;
– compila la “scheda di segnalazione” sempre a disposizione e reperibile nel sito web dell’Istituto. Lascheda di segnalazione potrà essere redatta sia sulla base di eventi osservati direttamente a scuola, sia su eventi particolari che gli sono stati confidati dall’alunno o comunicati da terzi.
GLI ATTORI SUL TERRITORIO
Talvolta, nella gestione dei casi, può essere necessario rivolgersi ad altre figure, enti, istituzioni e servizi presenti sul territorio qualora la gravità e la sistematicità della situazione richieda interventi che esulano dalle competenze e possibilità della scuola.
Per una mappatura degli indirizzi di tali strutture è possibile consultare il Vademecum di Generazioni Connesse “Guida operativa per conoscere e orientarsi nella gestione di alcune problematiche connesse all’utilizzo delle tecnologie digitali da parte dei più giovani” (seconda parte, pag. 31), senza dimenticare che la Helpline di Telefono Azzurro (19696) è sempre attiva nell’offrire una guida competente ed un supporto in tale percorso.
A seguire i principali Servizi e le Agenzie deputate alla presa in carico dei vari aspetti che una problematica connessa all’utilizzo di Internet può presentare.
Comitato Regionale Unicef: laddove presente, su delega della regione, svolge un ruolo di difensore dei diritti dell’infanzia.
Co.Re.Com. (Comitato Regionale per le Comunicazioni): svolge funzioni di governo e controllo del sistema delle comunicazioni sul territorio regionale, con particolare attenzione alla tutela dei minori.
Ufficio Scolastico Regionale: supporta le scuole in attività di prevenzione ed anche nella segnalazione di comportamenti a rischio correlati all’uso di Internet.
Polizia Postale e delle Comunicazioni: accoglie tutte le segnalazioni relative a comportamenti arischio nell’utilizzo della Rete e che includono gli estremi del reato.
Aziende Sanitarie Locali: forniscono supporto per le conseguenze a livello psicologico o psichiatrico delle situazioni problematiche vissute in Rete.
Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza e Difensore Civico: segnalano all’Autorità amministrazioni i casi di violazione e i fattori di rischio o di danno dovute a situazioni ambientalicarenti o inadeguate.
Tribunale per i Minorenni: segue tutti i procedimenti che riguardano reati, misureeducative, tutela e assistenza in riferimento ai minori.
4.3-GESTIONE DEI CASI
Valutazione approfondita
Dopo un primo esame dell’episodio segnalato, se lo ritengono un effettivo caso di bullismo, i referenti provvedono in tempi brevi a raccogliere informazioni, a ricostruire i fatti e valutarne la gravitàattraversocolloqui individuali, ogni volta verbalizzati, con tutti gli attori coinvolti (vittima, bullo, sostenitori del bulloe, quando necessario, con la maggioranza silenziosa spettatrice), di cui vengono informati i genitori della vittima e del bullo.
Durante i colloqui i referenti si astengono dal formulare giudizi e provvedono a che levarieparti sisentano accolte, praticando l’ascolto attivo.
Una volta definita con sicurezza la situazione è previsto tale percorso.
Con la vittima:
- convocazione tempestiva della famiglia (esposizione del caso);
- promozione di una rete di supporto, di comunicazione e di collaborazione con la famiglia;
- indicare alla famiglia le agenzie preposte ad un percorso di assistenza, di sostegno educativo e psicologico, soprattutto al fine di incrementare autostima e assertività;
- azioni di supporto educativo in classe.
Con il bullo o cyberbullo:
- Convocazione tempestiva della famiglia.
- Promozione di una rete di supporto, di comunicazione e di collaborazione con la famiglia.
- Sviluppare “Programmi di abilità sociale” adeguati alle situazioni, come per esempio lo sviluppo dell’empatia, l’autocontrollo, l’aumento della positività.
- Evidenziare le conseguenze di ogni comportamento, indicando alternative di condotta rispetto all’aggressione.
- Attivazione di interventi rieducativi (da declinare con proposte concrete…).
- Inserimento nel registro classe della descrizione oggettiva della condotta del bullo/ cyberbullo.
- Eventuale collaborazione con i servizi pubblici e/o privati che accompagnano il percorso riabilitativo dei minori coinvolti.
- Con la classe, ai fini dell’inclusione, attivazione di un progetto di intervento che preveda colloqui personali con gli alunni, affinché possano emergere i loro stati d’animo e i vissuti e sensibilizzazione degli studenti mediante il rinforzo dell’informazione e della formazione sul fenomeno.
Provvedimenti intesi a rieducare
E’ importante dare un segnale a tutti i ragazzi che la scuola rifiuta qualsiasi condotta violenta o intimidatoria. Si prenderanno pertanto opportune misure correttive, in funzione della gravitàdei fatti, come ad esempio le seguenti:
- far chiedere scusa o a voce o per scritto;
- richiedere-proporre la partecipazione ad un processo di mediazione;
- realizzazione di lavori specifici in relazione all’eventuale danno materiale causato, far riparare o pagare il danno causato;
- lavori di gruppo bulli-vittime;
- sulla base della valutazione del caso, gli insegnanti applicheranno i provvedimenti disciplinari previstinel regolamento di Istituto
- il percorso riabilitativo dei minori coinvolti.
- Con la classe, ai fini dell’inclusione, attivazione di un progetto di intervento che preveda colloqui personali con gli alunni, affinché possano emergere i loro stati d’animo e i vissuti e sensibilizzazione degli studenti mediante il rinforzo dell’informazione e della formazione sul fenomeno.
Monitoraggio
I referenti assieme agli insegnanti monitorano strettamente l’evolversi delle dinamiche e il rispetto dei processi tutelativi e riparativi avviati e nel caso programmano ulteriori interventi. Il monitoraggio prevede sempre, oltre l’osservazione, un colloquio con la vittima e successivamente con il bullo e, in qualche caso, con gli altri soggetti coinvolti.
Modelli allegati:
- scheda di segnalazione: clicca qui per scaricare il modulo – Download
SITI UTILI
http://www.garanteprivacy.it/cyberbullismo
https://www.informagiovani-italia.com/bullismo_reato.htm
http://www.generazioniconnesse.it/
http://www.commissariatodips.it/profilo/contatti.html
APPROVATO DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO NELLA SEDUTA DEL 29 MAGGIO 2023